Come sconfiggere il grasso addominale

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A differenza di quello sottocutaneo, il grasso addominale aumenta l’infiammazione del corpo e fa da apri strada per molti disturbi, arrivando perfino al fegato.  Quest’ultimo è infiltrato e circondato dall’adipe e inizia così a produrre molecole infiammatorie che favoriscono la coagulazione del sangue e aumentano il rischio di disturbi cardiocircolatori, di diabete e tumori. Il grasso addominale appesantisce il punto vita, rendendo la pancia gonfia, tesa e sporgente e le gambe rimangono invece magre.

Per diminuire l’infiammazione causata dal grasso addominale viscerale occorre innanzitutto limitare i formaggi, le carni rosse, i salumi e le uova.

Bisogna poi ridurre il consumo di dolci, cereali raffinati e alcolici che alterano la normale  regolazione della glicemia (la concentrazione degli zuccheri nel sangue): quando consumiamo uno degli alimenti sopra citati, il pancreas produce insulina, l’ormone che ha il compito di riportare la glicemia a livelli normali trasformando gli zuccheri in eccesso in grassi. Ma con il tempo questo ormone riesce sempre meno a svolgere il suo ruolo aprendo così la strada alla cosiddetta insulino-resistenza: fenomeno che porta non solo al diabete di tipo 2 ma anche dell’accumulo di ciccia.

Preferire l’olio di oliva al burro e il pesce alla carne: contengono grassi buoni. Gli omega 3 di salmone, sardien, alici stimolano la produzione di sostanze infiammatorie che migliorano il metabolismo dei lipidi, aumentano la sensibilità all’insulina e favoriscono, di conseguenza, perdita di peso. I grassi monoinsaturi dell’olio d’oliva, invece, rendono più elastiche le membrane delle cellule aiutando l’ingresso dei nutrienti.

Per gli spuntini scegliere frutta fresca e noci: sono ricche di antiossidanti che contrastano i radicali liberi. In più permettono di tenere a freno la fame tra un pasto e l’altro. Nel menu bisogna poi lasciare il posto ai cereali integrali e alle proteine vegetali. Insieme all’azione di verdure, noci e pesce aiutano a ridurre nel sangue il livello dei mediatori dell’infiammazione. Basta portare in tavola un piatto composto per il 50% di verdure, 25% di pasta o riso non raffinati, 25% di alici sgombri o carni bianche o, ancora, legumi.

L’ultimo step è quello di bruciare i grassi con lo sport: il grasso addominale è infatti molto sensibile all’attività fisica di tipo aerobico.